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Oggi 12 maggio 2019 in Italia e nel mondo viene cerelebrata la 41° giornata dell’infermiere, giorno della nascita di Florence Nightingale, infermiera britannica considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. Come sottolineato dal Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche “La sanità non funziona senza infermieri”. La giornata internazionale dell’infermiere è utile occasione per ricordare e valorizzare la figura dell’infermiere che, nell’ambito di un percorso di cura, svolge un ruolo fondamentale e permette di garantire una continuità assistenziale essenziale esigenza del paziente. L’Istituto Europeo di Oncologio ha pubblicato per l’occasione un video in cui viene spiegato dagli stessi protagonisti il ruolo dell’infermiere in IEO.Leggi altro →

L’approccio robotico può essere la scelta di elezione per il trattamento non solo delle neoplasie iniziali e ridotte in dimensioni ma anche delle fasi più avanzate. In questo video vediamo una lobectomia superiore destra associata a una linfoadenectomia radicale in una paziente di 67 anni con un BMI pari a 39,5. All’esame istopatologico finale la neoplasia è risultata essere un adenocarcinoma in stadio IIIA con i linfonodi N2 positivi all’EBUS. La paziente prima dell’intervento è stata sottoposta ad una chemioterapia induttiva a base di cisplatino (3 cicli).  Il tubo di drenaggio è stato rimosso in terza giornata post operatoria. Leggi altro →

In questo video viene mostrata una timectomia, cioè la rimozione di una massa mediastinica anteriore di natura oncologica. Il tumore alla TAC aveva dimensioni di 7.5 x 5.5 cm ed era positivo alla PET, con un SUV max di 4.1. L’approccio robotico destro a tre braccia ha permesso di rimuovere con successo un Timoma AB, stadio IIa secondo Masaoka-Koga. Il paziente ha rimosso il drenaggio in seconda giornata post- operatoria e non ha sviluppato complicanze.Leggi altro →

“Se ti fiuto ti aiuto” è un progetto di ricerca per la diagnosi precoce del tumore al polmone, frutto della collaborazione di IEO con l’Università degli Studi di Milano (prof.ssa Mariangela Albertini) e Medical Detection Dogs Italy Onlus; l’obiettivo dello studio è di riuscire ad ottenere la diagnosi grazie alla capacità olfattiva dei cani. Il primo riconoscimento scientifico della capacità diagnostica dei cani è avvenuto nel 1989, quando un cane domestico ha riconosciuto un melanoma a livello della gamba del padrone. Da quel riscontro diversi studi hanno valutato la capacità dei cani di riconoscere il cancro della vescica, prostata, mammella, ovaie.  Qui potete vedere unaLeggi altro →