Tumore del polmone (Pagina 21)

La dr.ssa Giulia Sedda, Biologa della Divisione, è stata intervista per il numero di Maggio della rivista COOP Consumatori, nell’ambito degli articoli dedicati alla lotta contro tumore del polmone. Ecco la sua testimonianza: “Mi chiamo Giulia, ho 30 anni e lavoro all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia. Dal 2012 lavoro sulla ricerca di un mezzo efficace per la diagnosi precoce del tumore al polmone, il “big killer”. Il cancro del polmone è infatti stato stimato rappresentare la prima causa di morte tra i diversi tipi di neoplasia nel mondo nel 2019. Il mio è un lavoro di team e l’obiettivo che ci guida è quello diLeggi altro →

Oggi 12 maggio 2019 in Italia e nel mondo viene cerelebrata la 41° giornata dell’infermiere, giorno della nascita di Florence Nightingale, infermiera britannica considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. Come sottolineato dal Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche “La sanità non funziona senza infermieri”. La giornata internazionale dell’infermiere è utile occasione per ricordare e valorizzare la figura dell’infermiere che, nell’ambito di un percorso di cura, svolge un ruolo fondamentale e permette di garantire una continuità assistenziale essenziale esigenza del paziente. L’Istituto Europeo di Oncologio ha pubblicato per l’occasione un video in cui viene spiegato dagli stessi protagonisti il ruolo dell’infermiere in IEO.Leggi altro →

  In questo lavoro viene riportata la casistica IEO dal 1998 al 2015 dei pazienti sottoposti a pneumonectomia tracheal sleeve dopo terapia induttiva. E’ stato valutato se la terapia induttiva determinasse un alterazione sia a breve che a lungo termine in termini di sopravvivenza del paziente e riprese di malattia e se incidesse su mortalità e morbidità operatoria. Per leggere l’intero lavoro cliccare QUI.Leggi altro →

Nonostante l’aumento dell’applicabilità della chirurgia mini-invasiva, quest’ultima non è utilizzabile per tutti i tipi di tumore. Ad esempio non è utilizzabile per i tumori che infiltrano porzioni della trachea o la carena, la porzione cartilaginea in corrispondenza della divisione della trachea nei due bronchi principali, o per quelli che infiltrano l’albero bronchiale. Nei casi sopra descritti il chirurgo deve eseguire la resezione segmentaria di una porzione di trachea o di bronco con ricostituzione della continuità dell’albero tracheobronchiale. Possono includere non solo l’albero bronchiale ma anche vasi, più o meno importanti, che devono essere tagliati e anastomizzati successivamente. Questi interventi sono chiamati “sleeve resection” o resezioniLeggi altro →

Nonostante l’applicabilità della chirurgia toracica mininvasiva si stia espandendo sempre di più, in pazienti con tumori di dimensioni adeguate e in pazienti che non presentano comorbidità che controindicano l’intervento, non sempre essa a applicabile. Comorbidità del paziente, caratteristiche del tumore o particolari procedure richiedono ugualmente di utilizzare una tecnica open, o a cielo aperto. Ad esempio interventi pregressi operatori al torace oppure condizioni cardiache particolari rientrano tra le caratteristiche più comuni che controindicano gli interventi con approccio ridotto. Ovviamente anche la sicurezza del paziente e l’ottenimento del miglior risultato diagnostico e terapeutico è essenziale. Senza dimenticare che l’esperienza del chirurgo è fondamentale, in quanto nonLeggi altro →

Per avere successo nella scienza non è sufficente essere “Smart” o avere fortuna (Watson)… perche’ la fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’ occasione (Seneca). In questa foto ritratti il Professor Lorenzo Spaggiari e il Dottor Domenico Galetta in sala operatoria. La frase sopra riportata è tratta dall’articolo del Premio Nobel James Dewey Watson, scopritore della struttura del DNA. L’articolo è leggibile interamente QUI. L’autore riporta gli insegnamenti di una vita, che gli hanno permesso di arrivare a comprendere come non sia sufficiente essere svegli ma bisogna essere in grado anche di confrontarsi con tutti i problemi che l’attività clinicaLeggi altro →

Segnaliamo questo importante lavoro citato nel post precendete, in cui il dr. Petrella e colleghi hanno osservato la chiusura di una fistola broncopleurica dopo iniziezione di cellule staminali nell’area circostante la fistola. Il lavoro è leggibile integralmente cliccando QUI. Questo primo riscontro ha dato il via ad una serie di ricerche nazionali e internazionali, con conferme sia da paesi Europei, come la Spagna ma anche oltre oceano, come gli Stati Uniti d’America, sulla fattibilità e utilità di questo metodo. I risultati hanno sottolineato come questo approccio alternativo alle fistole broncopleuriche determina un recupero dei pazienti più rapido e quindi migliora sia la qualità di vita cheLeggi altro →