“Si è svolto a Milano un incontro organizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia dedicato al “Programma polmone”, un percorso privilegiato e personalizzato per la diagnosi e la cura del tumore al polmone. Ricordando naturalmente che la prevenzione primaria, cioè lo smettere di fumare, potrebbe ridurre di oltre l’80% i casi di tumore, sono infatti pochissime le forme tumorali non legate al fumo di sigaretta, è importante sapere che per i fumatori ed ex fumatori la diagnosi precoce può arrivare oggi dalla tac spirale a basso dosaggio in grado di rilevare anche lesioni molto piccole. Ma è nel campo delle cure per il tumore al polmone che si sono avuti i più grandi cambiamenti negli ultimi anni perché lo studio molecolare del tumore permette di conoscere le mutazioni genetiche di quel caratteristico tumore e proporre terapie a bersaglio molecolare, in alcuni casi addirittura come unica cura senza ricorso alla chemioterapia. La chirurgia ha un ruolo sempre più prioritario fin dalla fase della diagnosi perché un campione adeguato di tessuto tumorale permette una diagnosi mirata, e perchè l’utilizzo del Robot da Vinci consente, in caso di ricorso all’asportazione di una parte o di tutto il polmone, una minore invasività e tempi di recupero minori. E lo studio molecolare del tumore è fondamentale anche nel tempo in caso di recidive per evitare terapie inutili e valutare come il tumore sia mutato nel tempo e quale terapia sia più indicata.

Fondamentale per realizzare un percorso simile è rivolgersi ad un centro di riferimento dove la possibilità dello studio molecolare del tumore sia all’avanguardia e dove sia garantita la multidisciplinarietà perché solo una perfetta sinergia fra chirurgo, oncologo, patologo, psicologo e tante altre figure può offrire al paziente la cura più adatta al suo tipo di tumore. Per far sé che uno dei tumori un tempo considerato più aggressivo sia sempre più curabile e gestibile con cure e tecniche chirurgiche che preservano anche la qualità di vita di chi ne è colpito.

Nel video le interviste con il Prof. Lorenzo Spaggiari, Direttore della Divisione di Chirurgia Toracica dello IEO e del Programma Polmone e del Prof. Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica.”

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