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Quest’oggi abbiamo avuto l’onore di ospitare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni per il 25esimo dell’Istituto Europeo di Oncologia. Il Presidente Mattarella è stato accolto da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Giuseppe sala, sindaco di Milano, e dal presidente dello Ieo, Carlo Cimbri che lo ha accompagnato in un breve tour dell’Istituto. In particolare il Presidente ha potuto conoscere le realtà della Chirurgia Senologica, Urologica e la nostra, visitando il reparto della Chirurgia Toracica. Dopo la parte puramente clinica, il Capo dello Stato ha potuto vedere brevemente anche la parte di ricerca, con una visita guidata dei laboratori di ricercaLeggi altro →

  In questo lavoro viene riportata la casistica IEO dal 1998 al 2015 dei pazienti sottoposti a pneumonectomia tracheal sleeve dopo terapia induttiva. E’ stato valutato se la terapia induttiva determinasse un alterazione sia a breve che a lungo termine in termini di sopravvivenza del paziente e riprese di malattia e se incidesse su mortalità e morbidità operatoria. Per leggere l’intero lavoro cliccare QUI.Leggi altro →

Nonostante l’aumento dell’applicabilità della chirurgia mini-invasiva, quest’ultima non è utilizzabile per tutti i tipi di tumore. Ad esempio non è utilizzabile per i tumori che infiltrano porzioni della trachea o la carena, la porzione cartilaginea in corrispondenza della divisione della trachea nei due bronchi principali, o per quelli che infiltrano l’albero bronchiale. Nei casi sopra descritti il chirurgo deve eseguire la resezione segmentaria di una porzione di trachea o di bronco con ricostituzione della continuità dell’albero tracheobronchiale. Possono includere non solo l’albero bronchiale ma anche vasi, più o meno importanti, che devono essere tagliati e anastomizzati successivamente. Questi interventi sono chiamati “sleeve resection” o resezioniLeggi altro →

Nonostante l’applicabilità della chirurgia toracica mininvasiva si stia espandendo sempre di più, in pazienti con tumori di dimensioni adeguate e in pazienti che non presentano comorbidità che controindicano l’intervento, non sempre essa a applicabile. Comorbidità del paziente, caratteristiche del tumore o particolari procedure richiedono ugualmente di utilizzare una tecnica open, o a cielo aperto. Ad esempio interventi pregressi operatori al torace oppure condizioni cardiache particolari rientrano tra le caratteristiche più comuni che controindicano gli interventi con approccio ridotto. Ovviamente anche la sicurezza del paziente e l’ottenimento del miglior risultato diagnostico e terapeutico è essenziale. Senza dimenticare che l’esperienza del chirurgo è fondamentale, in quanto nonLeggi altro →